con Francesca Fini e Letizia Lucchini
Esiste una memoria molecolare degli specchi? Una vecchia leggenda narra che lo specchio cattura le immagini che riflette, attraverso il tempo e la storia. Forse per questo gli spettri abitano gli specchi, nelle favole morbose che mi raccontavano da ragazzina. Ma lo specchio è spettrale per una serie infinita di motivi. E nello specchio – che è anche quello d’acqua di Narciso - annegano una miriade di simbolismi a me cari: il fatuo sogno di vita eterna promesso dall’Arte, la mostruosità della contemplazione gelida del proprio Golem, la ferocia assoluta della bellezza. Ma soprattutto, la performance è una metafora della disintegrazione dell’identità individuale tipica della società contemporanea.
La performance è stata eseguita per la prima volta durante il finissage della mostra “Narciso” nello spazio ARTE ORA di Foggia, dove Francesca Fini ha partecipato con alcune opere grafiche e video insieme ad artisti del calibro di Giovanni Albanese. Ha inaugurato inoltre l’Art contest “Invasioni e Terapie”, a cura di Type Creative People.
La versione video è stata invitata a partecipare nella sezione di videoarte della Biennale Marsica, curata dal critico Lorenzo Canova.
Esiste una memoria molecolare degli specchi? Una vecchia leggenda narra che lo specchio cattura le immagini che riflette, attraverso il tempo e la storia. Forse per questo gli spettri abitano gli specchi, nelle favole morbose che mi raccontavano da ragazzina. Ma lo specchio è spettrale per una serie infinita di motivi. E nello specchio – che è anche quello d’acqua di Narciso - annegano una miriade di simbolismi a me cari: il fatuo sogno di vita eterna promesso dall’Arte, la mostruosità della contemplazione gelida del proprio Golem, la ferocia assoluta della bellezza. Ma soprattutto, la performance è una metafora della disintegrazione dell’identità individuale tipica della società contemporanea.
La performance è stata eseguita per la prima volta durante il finissage della mostra “Narciso” nello spazio ARTE ORA di Foggia, dove Francesca Fini ha partecipato con alcune opere grafiche e video insieme ad artisti del calibro di Giovanni Albanese. Ha inaugurato inoltre l’Art contest “Invasioni e Terapie”, a cura di Type Creative People.
La versione video è stata invitata a partecipare nella sezione di videoarte della Biennale Marsica, curata dal critico Lorenzo Canova.
Nessun commento:
Posta un commento